Nature morte
La nostra ancora di salvezza per la comunicazione è l’espressione, il volto dell’altro che noi leggiamo, ciò che una persona pensa e sente, quando ci avviciniamo o ci allontaniamo. Gli oggetti dei quadri di Lindenberg negano la decodificazione, non hanno un tale volto, piuttosto si mostrano spogliati, privi di un rapido ausilio correlativo. CosÌ diventa irrilevante se il soggetto del quadro è un teschio o l’involucro di un corpo, piuttosto ci si domanda come mai il teschio di un uomo dialoghi con il teschio di un animale, o se il numero asimmetrico di alcuni oggetti del quadro riguardi lo svanimento della visione antropocentrica del mondo, o ancora ci si chiede come una superficie possa diventare uno spazio compositivo che pulsa e respira. I teschi dipinti e il loro veicolo primordiale, le ossa, si uniscono alla superficie del quadro come una membrana, diventano, così dei Bildkörper [Corpi raffigurati], rendono forma e spazio.
Hartl Lydia Andrea, Erich Lindenberg. La collezione della fondazione d’arte Erich Lindenberg; TRANS- il visibile al di là del visibile, Kerber Verlag 2010, pagina 35.