Nata a Montreux nel Canton Vaud Francine Mury, dopo aver frequentato le scuole a Basilea, studia dal 1963 al 1970 arti visive e grafica, dapprima alla Shrewsbury School of Art in Inghilterra e poi alle Kunstgewerbeschulen di Basilea e Berna, dove si diploma come graphic designer.
Di seguito lavora come pittrice e disegnatrice scientifica nel Canton Neuchâtel.
All’inizio degli anni ’70 avvia la sua ricerca artistica: nel 1974 ottiene la Borsa federale delle arti applicate; 5 anni dopo, nel 1979, la Galerie Schneider di Le Landeron organizza la sua prima mostra personale; e nel 1983 è ideatrice e organizzatrice della Mostra Internazionale La femme et l’Art a Le Landeron, nel Canton di Neuchâtel.
Dal 1983 al 1988 vive a Parigi, dove approfondisce la tecnica dell’incisione. Negli stessi anni compie vari soggiorni a Milano entrando in contatto con esponenti della Transavanguardia; riceve numerose borse di studio, tra cui quelle assegnate dai Cantoni Neuchâtel e Berna (1984); e inizia una serie di viaggi studio in vari Paesi tra cui, in particolare, i ripetuti soggiorni compiuti dal 1987 nel Sud dell’India che influenzano in modo determinante il suo pensiero e la sua arte.
Dal 1989 vive e lavora a Meride, dove la sua attività artistica ed espositiva si è sviluppata e consolitata considerevolmente.
Nel 2010 le viene conferito il premio Svizzero in Calcografia della Graphische Sammlung ETH di Zurigo e nello stesso anno espone Vita silente all’Ikonen Museum a Francoforte. Nel 2016 soggiorna sei mesi a Parigi alla “Cité Internationales des Arts”.
Nel 2017 da avvio a una collaborazione di sincronicità culturale con l’artista Jiang Zhuquin della Tsinghua Università a Beijing, che porterà all’elaborazione del progetto One Leaf One World tuttora in corso (2019-2023).
Oltre all’attività artistica, collabora con il “Centre Culturel Suisse” di Parigi. Si è impegnata per vent’anni nell’insegnamento presso il CSIA (Centro scolastico per le industrie artistiche) e il DACD (Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design) della SUPSI. È stata Presidente di Visarte Ticino dal 2010 al 2013 e collabora con Guido Magnaguagno, come coordinatrice al progetto “Imago Mundi Helvetia” di Luciano Benetton.
La sua ampia attività espositiva comprende mostre collettive e personali in gallerie e musei in Svizzera e all’estero, tra le quali: Lokaltermin al Kunstmuseum di Berna (1986); il progetto Ragamala con il pittore Indiano Tilak Gitai al Musée d’Ethnographie di Ginevra (1998); Hortus Rerum I al Museo Cantonale d’Arte di Lugano (2002); una personale allo Spazio Officina di Chiasso (2007); Eden, al Museo Comunale d’arte moderna di Ascona (2009); Derive di tempo e di memoria alla Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea Giovanni da Gaeta (2017); Sur Papier, al MAHN Musée d’Art et d’Histoire di Neuchâtel (2021). Sur Papier, al MUSEC (Museo delle Culture) di Lugano (2021-2022); Ieri.oggi.sulla soglia, alla Galleria consarc Chiasso (2023) e Sur Papier al Hanshan Art Museum Suzhou in Cina.
Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private in Svizzera e all’estero.